Il percorso proposto ricalca, nella sua ascesa finale, il caratteristico tracciato a forma di zeta, ben visibile dalla pianura cuneese, senza però raggiungere fontana Cappa. Il rientro a valle è lungo un bel sentiero tecnico.
Vediamo nel dettaglio il percorso. La partenza e l’arrivo sono nella piccola frazione di San Mauro di fronte alla chiesa.
Il percorso, ottimo per chi vuole dedicarsi alla mountain bike, è inizialmente asfaltato e in piano, serve come buon riscaldamento e al termine come ottimo defaticamento.
Da San Mauro raggiungiamo Rivoira dove, superato il campo sportivo, svoltiamo a sinistra e successivamente a destra in via Colletto.
Qui la strada ancora asfaltata si impenna bruscamente per 400 metri e al termine della salita una svolta stretta a destra ci immette nel primo sterrato del percorso dove ci attende una discesa facile con divertenti sponde.
Si prosegue su terreno sterrato e poi asfaltato con deboli pendenze in direzione Castellar, ma poco prima della frazione s’imbocca il vallone dei Sergent.
La salita impegnativa si strada sterrata e con pietre smosse, dà un segnale di come questo tratto sia esigente, al pari di quelli che seguiranno. Poco dopo una ripida strada asfaltata in discesa ci riporta nella frazione di Castellar. Si prosegue in direzione San Giacomo e, senza raggiungere la frazione, imbocchiamo via Merlat; seguiamo il bellissimo sentiero sterrato di via Tetti Pritin finché non incrociamo via San Giacomo che percorriamo per 100 m in discesa.
La strada che sfiora le bellissime baite è su un ciottolato molto impegnativo, con pendenza importante: una bella sfida per non mettere il piede a terra! Con ciottoli bagnati diventa quasi impossibile da percorrere… al termine proseguiamo sull’asfaltata via Bercia e raggiungiamo tetto Filiber sottano e soprano.
Ora l’asfalto lascia spazio ad una bella strada larga e sterrata, fino al colle Bercia. E’ qui che inizia il sentiero a zeta, ben visibile dalla pianura e molto impegnativo da pedalare.
La pendenza è dolce ma i sassi spesso umidi mettono a dura prova le capacità dei ciclisti. Raggiunto il costone pianeggiante prima di fontana Cappa è possibile godere di un panorama bellissimo su Cuneo, Monviso, Monte Rosa e Cervino che ripagherà della salita impegnativa. Siamo nel punto più alto del percorso.
La discesa verso cima Croce è infida, bisogna prestare molta attenzione: l’acqua scava profondi solchi lungo il sentiero e con l’erba alta si rischia di non vedere il pericolo.
Superato il bivio di cima Croce, il “single track” in discesa è ora più sicuro e veloce e ci porta sulla strada asfaltata di via Gina che svolta poi nel vallone Sergent; via Castellar e Rivoira, ripercorriamo la strada a ritroso e concludiamo il nostro giro a San Mauro, da dove eravamo partiti.