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Descrizione

Un itinerario che si snoda sul versante sinistro del Gesso percorrendo l’andata lungo il viale degli Angeli, al cospetto di splendide ville liberty e palazzine storiche, e il ritorno nel cuore del parco fluviale, un’area naturale protetta a due passi dalla città di Cuneo.

Dati tecnici

• Lunghezza totale: 10 km circa
• Difficoltà a piedi: T (Turistico)
• Difficoltà in bici: TC (Turistico)
• Durata: 2h 30

Descrizione del percorso

Procedere sulla strada asfaltata in direzione nord passando davanti al santuario della Madonna della Medaglia Miracolosa. Poche decine di metri dopo svoltare a sinistra sulla stradina che scende verso il golf e che entrando nel parco fluviale Gesso e Stura diventa una comoda strada bianca. Dopo quattrocento metri, in prossimità di una croce posta a ricordo delle missioni della parrocchia di Mellana, ignorare una stradina che si stacca a destra.
Scendere verso il torrente Gesso su un tratto molto distensivo dal quale si aprono bei panorami verso l’arcata di montagne che circonda la città di Cuneo.Percorrere la pedancola, guado ciclopedonale che permette di attraversare il Gesso.

Attenzione: la pedancola è in genere percorribile solo nei mesi estivi, perché ogni anno le piene primaverili e autunnali la spazzano via.

Piegare verso destra e poco dopo verso sinistra sinistra per risalire la calà Gino Giordanengo, inizialmente sterrata e poi asfaltata. Aggirata in alto una sbarra che impedisce l’accesso ai veicoli motorizzati si confluisce sul viale degli Angeli, dove vale la pena fare una deviazione a sinistra verso il santuario della Madonna degli Angeli.
Svoltare a destra e percorrere in direzione nord tutto il viale, costituito da una via di scorrimento centrale, generalmente chiusa al traffico veicolare, fiancheggiata da un doppio viale alberato. Si tratta di un bellissimo segmento in leggera discesa al cospetto di splendide ville liberty e palazzine storiche.
Superare corso Carlo Brunet e più avanti il parco della Resistenza, al cui interno si trova l’omonimo monumento, una possente struttura in metallo realizzata dello scultore torinese Umberto Mastroianni.
Proseguire ancora fino a rondò Garibaldi, dove vale la pena fare una brevissima deviazione a sinistra verso la centralissima piazza Galimberti, definita non a caso il “salotto di Cuneo”.Svoltare a destra e scendere sull’ascensore inclinato panoramico, così chiamato per la vista che dalle sue vetrate si apre verso la Bisalta e la Alpi. Attraversare via Porta Mondovì e scendere lungo la scalinata che costeggia l’edificio delle piscine.
Percorrere verso destra il parcheggio a fianco della Casa del fiume, edificio immerso nel verde nel quale vengono realizzate attività didattiche e formative.
Raggiunta al fondo l’area camper svoltare a sinistra, costeggiare l’ex pista di fondo, poi svoltare a destra sulla sterrata (o il terrapieno appena sopra). Ignorando ogni deviazione seguirla interamente costeggiando prima l’area sportiva, poi un breve anello dedicato alle MTB e il percorso delle farfalle. Molto più avanti si passa sotto al viadotto della Pace e si percorre un tratto molto distensivo che conduce a un’ampia area picnic dove si chiude l’anello.
Non resta che attraversare nuovamente la pedancola e seguire a ritroso le orme dell’andata.

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